Quante di noi Poler alle prime armi, dopo essersi iscritte a un corso di Pole Dance, si sono allarmate vedendo che nel planning settimanale della propria scuola esisteva anche il corso di flexibility o contortion?
Chi non si è allarmato è semplicemente per due motivi:
1 :La suddetta allieva ha un passato da ballerina o da ginnnasta e quindi gioca in casa…la flessibilità non la teme! E non teme nemmeno i dolori che gli esercizi di flexibility comportano (ci credo bene! È talmente elastica che non sente più nessun dolore)
2:La povera sfortunata non ha mai fatto stretching in vita sua perciò non conosce le sofferenze di tale allenamento…ma presto le conoscerà!
Innanzitutto è bene spiegare che esistono diversi tipi di stretching.
Se avete dei buoni insegnanti ,durante una normale lezione di Pole Dance, essi vi faranno scaldare nella prima fase della lezione facendo stretching . Questo tipo di stretching fatto prima dell’esercizio fisico serve ad allungare bene muscoli e tendini per evitare quindi infortuni spiacevoli.
Poi c’è lo stretching fatto alla fine della lezione, dopo l’esercizio fisico al palo, che serve a muscoli e tendini per recuperare una buona condizione fisiologica ed evitare l’affaticamento che insorge spesso dopo un allenamento.
E già qui, noi povere Poler ingenue, pensavamo di aver dato tutte noi stesse ed essere a posto con lo stretching per tutta la settimana. Invece no!!!!!
Esistono anche lezioni di flexibility e contortion extra che è bene seguire. Preciso che “è bene seguire” perché ovviamente alle allieve è vivamente consigliato, non è obbligatorio .
Queste lezioni si specializzano su esercizi di allungamento muscolare per arrivare ad un aumento della flessibilità. Molti esercizi o sono molto simili a quelli dello Yoga che è un’ottima disciplina per lavorare la flessibilità. La calma, la concentrazione,il rilassamento e il controllo del respiro sono alla base di una buona lezione di stretching . Il respiro soprattutto, ricordatelo! Se state in apnea non arriva ossigeno ai muscoli , mentre una corretta ossigenazione diminuisce lo stato di tensione e quindi facilita l’allungamento.
Secondo il mio modesto parere è bene seguire queste lezioni extra di stretching perché molte di noi non hanno avuto un passato da ballerina o da ginnasta o nello yoga come poche privilegiate ( beate voi! Quanto vi invidio!) . Quindi è bene fare stretching e contortion per essere poi avvantaggiate nell’ esercizio al palo.
Molte figure infatti, andando avanti con i livelli, diventano sempre più difficili e implicano avere tanta forza ma anche una buona dose di flessibilità.
Inoltre come spesso succede a molte neofite della Pole Dance, scoprono con loro stupore di essere flessibili geneticamente senza aver fatto nulla in passato per esserlo. Ma anche in questo caso bisognerà imparare a lavorare la vostra flessibilità e a saperla dosare nel modo corretto.
Anche per chi ha già una buona dose flessibilità, è giusto tenersi sempre in allenamento.
Come molte di noi sanno, più si va avanti con gli anni di pratica della Pole Dance, più aumentano i muscoletti bellissimi che desideravamo tanto quando avevamo iniziato. Però più aumentano i muscoletti più la nostra flessibilità regredisce…rischiando così di diventare delle piccole Hulk che non riescono più a fare una spaccata o a toccarsi le dita dei piedi.
Su cosa bisogna lavorare? Quello che ci serve di più al palo sono la flessibilità di gambe (spaccate sagittali e frontali), di schiena e spalle. Detto ciò sarebbe molto bello riuscire a trovare il tempo e dedicare pochi minuti della nostra giornata allo stretching. Sappiamo tutte però che molte volte la pigrizia vince. Cercate di ritagliarvi anche una decina di minuti al giorno per fare mobilità o stretching in modo leggero per scaricare anche le tensioni della giornata.
Il contorsionismo invece è una pratica più estrema nella quale si parte avvantaggiati se si ha già un buona dose di flessibilità e si lavora migliorando ancora di più il range di scioltezza. Essere geneticamente flessibile in questo sport è una botta di fortuna (come vincere alla lotteria).
Ma tutti possiamo diventare flessibili,perché la cosa bella di lavorare la flessibilità è la soddisfazione di vedere anche piccoli cambiamenti significativi di miglioramento. Ci vuole tanta costanza, fatica e un lavoro mirato step by step evitando così infortuni.
Ricoradatevi sempre… nulla è impossibile! Basta crederci e volerlo davvero!
Buono stretching a tutte/i!!